mercoledì 21 gennaio 2009

Che male fanno?

Un lettore ha commentato, in un mio precedente post sul futuro della ricerca, che i medici (rettifico, i ricercatori in medicina, o almeno una loro parte) sono una banda di criminali, vedi i soldi che fanno con il falso mito dell'AIDS. Ho perso la pazienza, e devo averlo trattato piuttosto male, visto che non ha più replicato. In effetti l'ho gentilmente invitato ad inocularsi l'HIV, se è davvero convinto che non faccia male, o a non dire simili idiozie. Per chi vuole farsi un'idea sull'argomento e non vuole ricorrere a questi metodi estremi, consiglio la lettura del sito (in inglese...) AIDStruth.

Le idee sulla falsa correlazione tra HIV e AIDS, portate avanti soprattutto dallo scienziato Peter Duesberg (che, incidentalmente, non ha mai messo in pratica il suo proposito di inocularsi il virus per dimostrare le sue tesi), han fatto un bel po' di danni. Leggo oggi, nel bel blog Bad Science, di Ben Goldacre, che l'attivista Chistina Maggiore, una sieropositiva che si è battuta contro l'uso di farmaci antiretrovirali, è morta il 27 dicembre. Di AIDS, ovviamente (di polmonite, dopo 6 mesi di malattia, non una morte piacevole), aggiungendo il suo nome alla lunga lista di negazionisti dell'AIDS morti di AIDS. Una breve biografia della Maggiore si trova su Wikipedia (inglese).

La Maggiore ha scritto un libro "E se tutto quello che pensavi di sapere sull'AIDS fosse sbagliato?". Una sua biografia si trova in molti siti di "controinformaizone", dove è descritta come come una donna in buona salute. Infatti essere sieropositivi significa, secondo questi siti, solamente che il test risulta positivo, ma non che si è malati, il test risulterebbe positivo anche in molte persone sanissime. E chi è malato lo è per altre cause, non per un virus. Ma contrariamente a questa teoria, la signora Maggione è morta.

Ha avuto una figlia, Eliza Jane, e ha rifiutato di assumere farmaci antiretrovirali nonostante sia provato che riducono notevolmente il rischio di trasmettere la malattia al nascituro (ma lei non era malata...). Si è fatta fotografare con la scritta "No AZT" sul pancione, influenzando probabilmente altre donne a fare altrettanto. La ha allattata al seno, nonostante le evidenze che il virus si trasmette con il latte (ma l'AIDS non è mica contagioso...). Eliza Jane ha contratto da lei l'AIDS, ed è morta a 3 anni. Naturalmente, nonostante tutte le evidenze dell'autopsia indicavano un'infezione da HIV, la versione della madre è che è morta per una reazione allergica ad un antibiotico.

Le tesi di Duesberg sono state adottate dal governo sudafricano, che evidentemente aveva buoni motivi per non spendere soldi in costosi farmaci (e qui spezzo una lancia a favore della campagna per la possibilità di utilizzare farmaci generici nei paesi emergenti). Si stima che questo abbia causato 171 mila nuovi casi di AIDS nella regione, tra il 1999 e il 2007. Non è solo il problema degli infetti, ma anche del bacino di malattia che si crea in questo modo.

E nel frattempo nel 2008 sono morte di AIDS tre milioni di persone.

24 commenti:

Kash ha detto...

Il complottismo ha fatto un altra vittima... non e' la prima e non sara' l'ultima mi sa.
Bell'articolo, mi hai fatto scoprire un sito interessante che mi sara' utile nelle future discussioni con i negazionisti dell'aids... prima gli consigliavo di farsi un giretto nel reparto malattie infettive del loro ospedale, chissa' che la lista dei negazionisti morti possa essere piu' incisivo come argomento e aiuti a fargli entrare un po di sale in zucca.

Gianni Comoretto ha detto...

Alcuni negazionisti sieropositivi, quando si sono accorti che le cose non andavano secondo le loro teorie, si sono ricreduti,e han cominciato a prendere farmaci (con miglioramento delle loro condizioni). Altri, come la signora Maggiore, no. E' rimasta convinta fino all'ultimo di avere una banale polmonite, e da quel che dicono i suoi amici, pure loro lo sono. Non le e' servita neppure la morte della figlia.

Ribadisco, se fosse necessario, che sono addolorato per lei, nessuno merita di morire, tantomeno soffocata (di polmonite si muore così). Mi sembra una persona che ha lottato con energia per una causa in cui credeva. Ma mi dispiace molto anche per tutte le persone che ha influenzato, e che han preso l'AIDS grazie ai suoi suggerimenti di non usare precauzioni.

Fioba ha detto...

E poi dicoono che siamo noi i disinformatori........
Purtroppo esistono persone che, spacciandosi per ricercatori o "tuttologi" (e magari senza alcuna formazione scientifica in genere) si approfittano di coloro che per vari motivi non hanno una "forma mentis" che gli permette di leggere, ascoltare e valutare in maniera critica quello che gli viene somministrato, talvolta anche a fini di lucro (a partire da Rosario Marcianò con i suoi libri delle cazzate sulle scie chimiche fino ad arrivare a questa assurda storia).
Ci si potrebbe chiedere, ma di chi è la colpa? So che la risposta non è semplice.

Ciao
Massimo

PS
passo di palo in frasca per alleggerire l'atmosfera, perchè non fai un commento sul Blog di controradio?

Thomas Morton ha detto...

Refuso: hai scritto AZH al posto di AZT.

Sono anch'io addolorato per la vicenda.

brain_use ha detto...

Se ne era già parlato sul blog di Thomas, tempo fa.

Triste vicenda, con un tristissimo, inevitabile, epilogo.

Spiace soprattutto che una bimba, che non ha potuto scegliere, sia stata vittima dei falsi miti che portano tanti a disconoscere il valore della scienza.

Nico ha detto...

Io non provo compassione, perchè quella donna ha deliberatamente ucciso sua figlia che non era di grado di decidere da sè e l'ha addirittura USATA come esempio.

Non sono credente ma spero che esista un inferno per quella donna.

Hanmar ha detto...

La si puo' proporre per il Darwin Award.

Saluti
Michele

Gianni Comoretto ha detto...

Non amo il Darwin Award. soprattutto nei casi in cui l'eliminazione dal pool genetico viene fatto anche sulla discendenza. Ma siccome l'idea è venuta a praticamente tutti, credo che abbia buone probabilità di vincerlo.

Anonimo ha detto...

Beh, ho letto il libro di Deusberg e quanto meno bisogna dargli atto che il virus dell'Aids ha un comportamento alquanto strano rispetto a tutti gli altri virus. Gallo e Montagner poi si sono comportati da sempre come cinici affaristi. Insomma prima di dire che esiste l'hiv bisognerebbe documentarsi. Io non mi inoculerei mai il "retrovirus" hiv ma se fossi sieropositivo vi assicuro che non prenderei mai l'Azt. (micidiale "antitumorale"
p.s. Un tempo chi moriva per polmonite moriva solo di quella malattia, oggi qualsiasi patologia collegata alla presenza del retrovirus hiv viene classificata come aids.
MAh!

Anonimo ha detto...

Scusate l'anonimato, sono
Denis Grazie

Gianni Comoretto ha detto...

La scienza on funziona a libri, ma su un dibattito serio tra "peer". E per informarsi occorre farlo studiando tutte le campane, e guardando soprattutto ai dati, che negli ultimi decenni han dato torto marcio a Duesberg.

Nel malaugurato caso in cui tu prenda l'AIDS, non sarò certo io a costringerti a curarti. La libertà di curarsi o non curarsi è fondamentale, nonostante ce la stiano levando. Ma ti dirò, come molti altri, che i dati ci dicono che se prendi antiretrovirali avrai molte più probabilità di campare a lungo che se non lo fai. Se poi la selezione naturale eliminerà la gente tipo la signora Maggiore, mi dispiace, ma fa il suo dovere.

In questo senso ritengo sia criminale diffondere dati falsi, negare le evidenze, spostare il terreno su come si siano comportati Montagner e soci invece che su se abbiano ragione. Ce l'hanno, anche se (non so valutare quanto) ci han lucrato sopra.

Anonimo ha detto...

Cristina Maggiore non è morta di AIDS ma di polmonite. La figlia di Maggiore non è morta di AIDS ma di allergia ai farmaci che gli furono somministrati.

L'AIDS non è una malattia, ma una sindrome. I farmaci, invece, uccidono e creano epidemie di effetti collaterali.

Gianni Comoretto ha detto...

Certo, e Gesù Cristo è morto di freddo, si diceva dalle mie parti.

Negare l'evidenza è criminale, quando l'evidenza si riferisce ad una malattia mortale.

Anonimo ha detto...

"Cristina Maggiore non è morta di AIDS ma di polmonite. La figlia di Maggiore non è morta di AIDS ma di allergia ai farmaci che gli furono somministrati."

Affermazione interessante, anche nel modo in cui è espressa. Fammi capire? l'HIV è una sindrome, l'AIDS non esiste ma le coincidenze sì?

Sarà un caso o sfortuna che siano decedute madre e figlia?

Post del genere sono diseducativi e pericolcosi. Puoi anche negare l'evidenza se ti pare (sfortuanatement avere i prosciutti sugli occhi non è reato), ma se non ci sono prove scientifiche a sostegno della tua tesi (e non mi sembra che l' affermare che l'HIV sia una sindrome sia un contributo alla tua mera opinione personale e disinformata) nel dubbio non si diffondo queste idee negazioniste.

Al contrario, e nessuno nega gli effetti collaterali, le terapie migliorano la vita dei malati e allunga la vita.

Persone com te sono criminali.
Vivi nella tua ignoranza ma non disinformare gli altri.

In questa giornata di lotta contro l'AIDS non posso che auguarti di non verificare mai le tue teorie.

Emilie

Corrado ha detto...

Cristina Maggiore non è morta di AIDS ma di polmonite. La figlia di Maggiore non è morta di AIDS ma di allergia ai farmaci che gli furono somministrati.

L'AIDS non è una malattia, ma una sindrome. I farmaci, invece, uccidono e creano epidemie di effetti collaterali.

Ma dove le prendi queste perle di saggezza. L'hiv abbassa le difese immunitarie, ecco perchè vengono le polmoniti che uccidono. Ma dopotutto nessuno muore di polmonite, tutti moriamo di arresto cardiaco. Gombloddoh! Ci hanno fatto credere che si moriva anche per un proiettile alla testa!
Ma per favore! Se ne torni nei siti fogna a fare disinformazione.

Anonimo ha detto...

2 piccolissime osservazioni:
1_ l'AIDS non è trasmissibile, in quanto una sindrome, un quadro patologico, dovuto all'infezione dal virus HIV (di cui esistono diversi tipi). è infatti il virus che viene trasmesso.
2_ un infetto da HIV non è detto che abbia sviluppato AIDS: i sieropositivi sono infatti quelle persone che hanno prodotto "difese" (purtroppo non sufficientemente efficaci) nei confronti dell'HIV; la sindrome si sviluppa successivamente (importante la conta dei "globuli bianchi") e viene classificata in step.
tolte queste 2 precisazioni (fatte per distinguere quella che è l'infezione da quella che è la sindrome - infatti non si muore per l'infezione, ma per le patologie che possono svilupparsi a seguito della diminuzione delle difese immunitarie), bell'articolo, e bella l'idea di inoculare direttamente il virus nei portabandiera delle varie teorie negazioniste.

Francostars ha detto...

La sola unica risoluzione per eliminare ogni dubbio in merito all'esistenza o meno dell'HIV, è quella di far in modo che tutti i relativi sieropositivi si facciano isolare e purificare il relativo virus dal proprio sangue con tanto di fotografie al microscopio elettronico dei medesimi bacilli. In questo modo i nodi al pettine arriveranno.

Anonimo ha detto...

Hai trovato la cura per l'HIV...purificare il sangue degli infetti da un virus che in realtà è un bacillo mascherato

LC ha detto...

Asino e presuntuoso. Ottuso e sciacallo. Inutile scendere nel merito del dibattito: il furore reazionario avrà sempre la meglio rispetto alle evidenze e alla ragionevolezza. Torni a mirar le stelle, Moretto, ché certamente farà meno danni e più bella figura.

Anonimo ha detto...

LC, sei solo un complottista ignorante che si accontenta di insultare senza argomentare e pure con scuse puerili, per quanto mascherate da un linguaggio inutilmente retorico e ampolloso.
Mi vergogno io per te, dato che tu non hai neanche il concetto della vergogna, chiuso nel tuo mondo immaginario dove tutto è un complotto e chi sostiene e diffonde le evidenze scientifiche è "ottuso e sciacallo".

LC ha detto...

E io provo pena per te, anonimo. Tutto ciò che sconfina dall'indottrinamento ricevuto, dalla nenia tranquillizzante di mamma tivù e di zio giornale, per te è complottismo. Se fossi meno pigro, meno prono nella tua postura mentale, forse riusciresti a concederti un dono per pochi: il beneficio del dubbio. Allora arriverai a capire che quello che tu chiami ottusamente, miserabilmente, e stoltamente "complottismo" altro non è che la confutazione di verità instillate. Poi la confutazione potrà essere futile oppure feconda, ma avrà fatto comunque del bene. Anche a te, che chiuso nella tua culla di ovattate certezze, ti crogioli al pensiero che difesa delle verità costituite equivalga a saggezza. O poveretto, poveretto...

Gianni Comoretto ha detto...

Agli ultimi due commentatori. Moderate i toni o cancello tutto.
E per favore fornite contributi utili alla discussione. Provate a leggere i commenti da soli: si vede solo due persone che litigano, senza argomenti, il che è una delle cose più deprimenti che esistano.

A LC. Esiste una cosa che si chiama realtà fattuale, che è conoscibile, conosciuta, e non è quella che sostiene lei. Come del resto il mio nome non è quello che riporta. Poi a me "reazionario" non me l'avevano ancora detto, è il primo. Cerco di mantenere una indipendenza di giudizio, al punto che mi ritrovo spesso in disaccordo pure con chi conduce con me le mie stesse battaglie (in genere ritenute troppo "rivoluzionarie").
Ed il dubbio è il mio mestiere, proprio per questo cerco di usare strumenti che siano il più possibile obiettivi, che possano smascherarmi quando cerco di auto-illudermi. E proprio per questo serve sempre entrare nel merito.

Anonimo ha detto...

Non scherziamo ragazzi, HIV esiste e spesso, anche se non sempre, causa AIDS. E lo dico da ex dissidente. Il problema è che quando ti danno una diagnosi così brutta da accettare a causa dello stigma, e tu STAI BENE, è facile credere alla dissidenza. Di fatto i ragionamenti dei dissidenti filano tutti durante i primi anni di sieropositività. Sei sieropositivo da 5-6 anni e non ti sei mai ammalato, magari hai provato a prendere i farmaci e ti hanno fatto male (è innegabile che ci siano effetti collaterali), a questo punto cadere nella dissidenza è un attimo. Il problema sopraggiunge quando entri in AIDS. Io sono una donna giovane, che non fuma, non beve e non si è mai drogata. Non mangio male e ho sempre fatto sport. Per quale motivo una ragazza come me si ritrova con 2 globuli bianchi e infezioni opportunistiche, quando dovrei scoppiare di salute? Non ho altre malattie che possano dare una giustificazione alternativa al mio stato. Quindi, come la mettiamo? Vedete, voi potete fare mille ragionamenti e citare mille libri, ma la logica il più delle volte è la via più semplice da seguire. E la logica dice che se un virus non esiste allora non può farti male. Se ti fa del male, significa che qualcosa c'è. Specie se sei una persona del tutto "normale", non un tossicodipendente o un sieropositivo di vecchia data che si è intossicato per anni con L'AZT. Le cause farmaceutiche speculano? Certo che si. Il 90% è schifezza. Ma vi dimenticate una cosa importante: i reparti di malattie infettive sono pieni di gente normale come me, che può dimostrarvi il calo dei cd4, le infezioni opportunistiche e tutti i problemi di salute HIV correlati. E queste persone con le case farmaceutiche non c'entrano nulla... a meno che voi non abbiate la pretesa di dire che tutte le Signore "Giuseppine" ricoverate alle malattie infettive siano agenti travestiti delle case farmaceutiche che fanno finta di star male per dimostrare che l'HIV esiste. Ma tornare un attimo con i piedi per terra no? Ci sono tanti dissidenti, ma ci sono anche tanti dissidenti pentiti come me, chiedetevi il perché.
Facile parlare di libri quando sei asintomatico. Vorrà dire che il giorno in cui vi ammalerete (e non ve lo auguro) anziché inghiottire la terapia proverete a dare un morso al libro di Duesberg, chissà magari vi curerà...

Anonimo ha detto...

Che motivo aveva, uno scienziato come Duesberg, a sputtanarsi la carriera e a farsi allontanare dalla comunità scientifica solo perchè ha sostenuto le sue teorie? Vuol dire che, veramente ha scoperto qualcosa che ha sconvolto gli equilibri della sanità mondiale.