domenica 19 novembre 2017

Enti di ricerca di fantasia

Spesso mi arrivano segnalazioni di scoperte mirabilianti, o di importanti teorie rivoluzionarie, che fanno riferimento ad importanti enti di ricerca. Solo che l'ente di ricerca in questione ha un nome leggermente strano, e non ne ho mai sentito parlare. Possibile, ne esistono tanti nel mondo, ma in questi casi di solito si tratti di enti di ricerca particolari. L'ultimo esempio l'ho visto in un sito di meteorologia italiano, che sostiene la falsità del Riscaldamento Globale basandosi su un rapporto dello "Space and Science Research Corporation (SSRC), azienda leader nel formulare previsioni climatiche". Addirittura si starebbe avvicinando una nuova era glaciale, ma la NASA taroccherebbe i dati di temperatura per non farcelo sapere. Il tutto viene ripreso anche nel sito Attività Solare, a riprova delle loro tesi sule glaciazioni prossime venture. Ma cosa è esattamente lo SRRC? 



Per capire cosa siano questi enti, facciamo un passo indietro. Supponiamo che io abbia un'idea brillante, ma che non viene riconosciuta dalla scienza ufficiale. Diciamo che ritengo che la Luna sia fatta di formaggio, e che i crateri in realtà siano buchi stile Emmental(1). Come posso fare? Bene, mi ritrovo con 2 o 3 amici, e fondo un'associazione che chiamo, anziché "Circolo della briscola", con l'altisonante nome di "Istituto di Ricerca Spaziale e Selenologia Applicata", anzi, visto che sono un riferimento mondiale del tema, "International Space Research Institute for Applied Selenology", o  (ISRIAS). Cerco tra tutti gli astrofisici mondiali uno abbastanza sciroccato da appoggiarmi, nel caso come questo in cui la cosa sia troppo folle può andar bene anche un paio di addetti alle pulizie di un osservatorio, aggiungo un esperto di formaggi, e li metto nello "Scientific board" dell'Istituto.


A questo punto comincia il divertente.  Mi serve un buon grafico e disegnatore di siti web, per mettere insieme un bel sito Web accattivante, con tanti grafici, foto di scienziati in camice bianco, o di telescopi, e naturalmente forme di formaggio che riproducono esattamente la superficie lunare. Ovviamente mi faccio anche un sito Facebook. Devo spararle grosse, quindi:
  • definisco l'ISRIAS come un "centro internazionalmente riconosciuto come punto di riferimento" sull'argomento;
  • metto in evidenza il Comitato Scientifico, composto da "scienziati di fama internazionale" (quelli di cui sopra, che conosco praticamente solo io).
  • pubblicizzo la mia attività di consulenza ai governi di mezzo mondo, che significa che ho mandato a tutti un opuscolo con le mie teorie, finito regolarmente nel cestino;
  • dichiaro che la teoria ha suscitato interessanti commenti da parte di alcuni scienziati (con nomi e cognomi), in quanto qualcuno, invece di ignorarmi, mi ha risposto dicendomi "ma che cosa ti sei fumato per dire panzane del genere?";
  • e naturalmente denuncio il complotto di NASA, astronomia "ufficiale" e un po' tutti quanti nel negare l'evidenza.
Gli scopi di tutto questo possono essere molti. Posso essere seriamente convinto che la Luna sia una forma di gruviera. Posso avere interessi nell'industria casearia e sperare in pubblicità indiretta. Posso sperare di raccogliere soldi con un po' di clickbait o vendendo il mio best seller "Quello che gli astronomi non ci dicono". Posso semplicemente volermi divertire un po', sullo stile dei vari siti deliberatamente assurdi che esistono in giro.

Ci sono infiniti esempi di questa tattica. È nata negli anni '70 nel mondo creazionista. Si prende un convinto creazionista, lo si fa laureare in biologia (non so come, ma in nome della causa uno può fingere molto bene), e lo si assume come "referente scientifico" della prestigiosa associazione che nel frattempo si è costituita. Così si può scrivere sul libro dei Testimoni di Geova: "Il famoso biologo Pinco Pallino, dell'Università di Stanford, dichiara che l'evoluzione non è che una massa di cavolate".

Una variante di questo schema è costituita da "istituti" che propagandano cure alternative. In questo caso i famosi scienziati sono laureati in "università non riconosciute", cioè società commerciali, molto diffuse negli USA, dove mandi una "dissertazione" di quel che ti pare, paghi, e loro ti mandano direttamente a casa un bel diploma da incorniciare nello studio.

Ho descritto in un altro articolo un esempio recente della tecnica. Un ingegnere iraniano in questo caso ha fatto tutto da solo, essenzialmente per far soldi. Alla fine ha messo insieme un bel gruzzolo vendendo il libro con la sua teoria, i biglietti per le sue conferenze (60-100€ a testa con tipicamente 200 persone a conferenza), e le prenotazioni per il suo reattore nucleare portatile (1000€), mai consegnato.

E torniamo al nostro sito meteo, che a questo punto considero esattamente al livello degli altri esempi fatti qui. E che non cito esplicitamente, perché a qualcuno che li ha citati han risposto "cliccate, cliccate, e noi ci mangiamo aragoste" (con i soldi della pubblicità). Lo Space and Science Research Corporation (SSRC) non è una "azienda leader nel formulare previsioni climatiche", è semplicemente uno dei tantissimi istituti con nomi simili a quelli di veri istituti di ricerca, ma nessuna ufficialità, oltretutto chiusa nel 2015 (quindi i nostri mangiatori di aragoste non hanno neppure controllato che esistesse ancora). John Casey, il suo fondatore e "co-editore del Rapporto Global Climate del SSRC" è semplicemente uno dei tanti "diversamente esperti" di climatologia con teorie molto personali sull'argomento. Ora si è buttato sulla previsione delle eruzioni vulcaniche, fondando l' "International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC)". E campa vendendo libri su questi argomenti.



Morale: quando vedete citato un sito con nomi pomposi, ricordatevi sempre che è facilissimo, nell'era di Internet, mettere  in piedi un sito web che sembra serio. Ma che alla fine ha dietro una o due persone, magari pure sciroccate o semplicemente furbe.

Note:

(1) Spero di non offendere nessuno con l'esempio, ma per lunga esperienza non mi stupirei di ricevere un commento sdegnato sul tono: "Come osa ridicolizzare la mia documentatissima teoria, e porla sullo stesso piano delle cavolate che si leggono su Internet?"